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La Spesa

Una volta i supermercati non esistevano; in ogni quartiere c'erano piccoli esercizi che vendevano i generi di prima necessità. Ogni negozio vendeva solo una serie limitata di prodotti, quindi per procurarsi il necessario bisognava andare in più esercizi. C'erano quindi, solo per citarne alcuni: il lattaio (el latàr), il fruttivendolo (el frutaról), il macellaio (el becàr), il panettiere (el pistór) e anche generi alimentari (la botéga).
Quando andavano a fare la spesa, le donne prendevano una borsa di paglia (la spòrta) e facevano il giro dei negozi comprando solo il minimo indispensabile, perché in casa nessuno aveva ancora il frigorifero e quindi il cibo si poteva conservare solo per qualche giorno. La maggior parte dei prodotti veniva venduta sfusa e avvolta in rettangoli di carta oleata o, più raramente, in carta da giornale. Lo zucchero, che veniva venduto a peso, veniva incartato in una carta di un colore azzurro particolare e per questo motivo, quella tonalità di colore viene ancora oggi chiamata "Carta da Zucchero".
Un'altra differenza sostanziale rispetto ai giorni nostri, era il fatto che quando si andava a bottega, non si pagava mai subito. I clienti erano dotati di un quaderno su cui il bottegaio segnava l'importo di ogni spesa e la data in cui era stata fatta, poi alla fine del mese i clienti andavano a saldare il totale in una sola volta. Per evitare imbrogli o manomissioni, il bottegaio teneva per se un altro libretto su cui segnava gli stessi importi.
Questa pratica comprare a credito deriva dal fatto che le persone che lavoravano i campi, percepivano il compenso del loro lavoro soltanto dopo il raccolto, quando vendevano i prodotti; per cui potevano onorare i propri debiti soltanto in certi periodi dell'anno.