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Corte dei Castaldi

La corte dei "castaldi" si trovava verso la fine della Bearara, e precisamente iniziava di fronte al palazzo che ospitava la vecchia mutua e finiva al mulino dei Manzini. Era circondata da una mura di sassi di cui al giorno d'oggi è rimasta solo una piccola porzione.
Il motivo per cui la Corte chiamata in questo modo è spiegato in un capitolo del libro di Ezio Rosa, "La Mia Vecchia Bearara", di cui cito una parte: "La grande casa era abitata dalla famiglia Zecchetto il cui capo famiglia, Giuseppe detto Bepi, uomo taciturno, severo, di grande soggezione, era il 'Castaldo', oggi si direbbe il direttore lavori dell'azienda agricola dei Pasti". Sempre nello stesso libro, si cita il fatto che la corte potesse essere stata in origine un vecchio monastero, per la posizione delle case di cui era composta per la presenza all'interno della casa principale di grande affresco rappresentante figure di monaci in preghiera. Tuttavia, per dovere di cronaca, è giusto dire che questa ipotesi non è condivisa da altri studiosi del paese perché il monastero non è segnato nelle mappe antiche del paese.


1) Interno della corte. (Foto fornita dal Sig. Ezio Rosa)