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Corte Malacchini

Corte Malacchini si trovava sul fianco sinistro di Villa Palazzoli, ed era collegata direttamente alla piazza da un breve vicoletto. Villa Palazzoli inoltre, aveva l'ingresso non dalla piazza come ora, ma proprio dall'interno della corte.
Appartenente alla famiglia Palazzoli, la corte ospitava al suo interno la famiglia Malacchini che si occupava della coltivazione dei campi (sempre della famiglia Palazzoli) che si trovavano al di là della fossa Marchesa che scorreva proprio dietro agli edifici. Le due famiglie erano legate da un contratto di mezzadria, che prevedeva la divisione a metà tra lavoranti e proprietari delle spese e dei ricavi relativi alla coltivazione della campagna circostante.
Negli anni 50 la corte è stata oggetto di una ristrutturazione che ne ha cambiato leggermente la forma. Originariamente era formata proprio all'ingresso della via da una casa di origine medievale dove abitava uno dei nuclei familiari, seguita da un porticato che correva lungo tutto il lato destro (per capirci dove ora si trova il bar), poi sul fondo c'era un'altra abitazione e a sinistra di essa un altro portico. Sull'angolo della corte che dava sulla piazza, si trovava il fiorista Gobbi che, al di sotto di uno dei portici, preparava le ghirlande per i funerali.
Verso la fine degli anni 50 la casa all'ingresso e il portico adiacente vennero abbattuti e sostituiti da nuove abitazioni, mentre in fondo alla corte venne costruita una nuova casa e un nuovo porticato, al di sotto del quale vennero costruite le stalle, sfruttando il dislivello del rion.
A sinistra della strada che portava ai campi, all'interno di una piccola costruzione, c'era il pozzo per attingere l'acqua; mentre poco più avanti, alimentata dal medesimo pozzo si trovava una bellissima fontana composta da due vasche: una più alta e una più bassa. L'acqua che sgorgava era così buona e cristallina che gli abitanti della corte la utilizzavano per bere. Un ulteriore utilizzo della fontana era dato dalla possibilità per le donne di lavare i panni sporchi; infatti accanto alla vasca piccola erano state poste delle assi di legno per inginocchiarsi e delle steli di pietra dove poter appoggiare i panni da lavare col sapone.
Molto interessante da sapere è che, come dicevamo, sull'angolo tra il vicolo di accesso e il muro di sassi che circondava la villa, c'era una costruzione che risaliva addirittura al periodo medievale. Sulla facciata si trovava una piccola tettoia al di sotto della quale era stata dipinta una Madonna Addolorata. Il dipinto è stato rimosso e portato nella chiesetta della Pia Opera Ciccarelli prima della demolizione del porticato avvenuta negli anni 50. Un secondo dipinto raffigurante la venuta dei Re Magi, non è stato altrettanto fortunato ed è andato perduto nell'abbattimento.
Purtroppo anche questa corte, come molte altre, è stata demolita completamente e dei vecchi edifici che la componevano non è rimasto nulla.


1) Ingresso alla corte come appare ora