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La Bearara

Cominciava dall'inizio via Porto ed arrivava fino al mulino dei fratelli Manzini (tra la ex mutua e la loro casa) poche decine di metri dopo la prima curva. Proprio sulla curva infatti iniziava un declivio del terreno che portava fino alla fossa Sagramosa (conosciuta da tutti col mome di "Marchesa"). Lungo questa discesa erano stati inseriti dei tramezzi di legno che formavano dei gradoni per facilitare la discesa degli animali e impedir loro di scivolare. Il nome "Bearara" infatti, deriva proprio dal fatto che i mandriani portavano più volte al giorno gli animali alla fossa ad abbeverarsi (dal dialetto "Bearar": dare da bere).
Nei pressi della discesa si trovava anche lo scarico di una sorta di canaletta sotterranea che iniziava più o meno di fronte all'attuale hotel City. Tramite una serie di grate, questa canaletta raccoglieva l'acqua delle piogge e soprattutto dei temporali che altrimenti avrebbe allagato tutta la zona antistante (compresa tra la chiesa della Madonnina e il cotonificio). Questo canale è stato poi chiuso quando è stata fatta la prima rete rete fognaria moderna.


1) La zona della bearara e il vecchio mulino dei Manzini